Collezione Résonances
Sotto la direzione di Anita Izcovich
La collezione Résonances si propone di pubblicare delle opere che mettono in rapporto la psicanalisi con le scienze affini e I campi connessi. Parte da da una constatazione, quella dell'impatto che la psicanalisi può avere sulle teorie consacrate all'arte, alla letteratura, alla filosofia, e all'antropologia. La teoria psicanalitica, pur consacrandosi essenzialmente alla clinica, si è costantemente aperta ad altri campi per mettere al lavoro I suoi concetti. Ogni discorso può in effetti chiarirsi attraverso ciò che va oltre i suoi limiti. Freud stesso ha basato la sua teoria su una reciprocità di chiarimenti tra differenti campi per esplorare concetti quali la sublimazione, l'etica, e la morale, arrivando a spiegare la clinica del sintomo nel suo rapporto al fantasma.
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Riguardo Lacan, il ricorso agli altri discorsi ha portato la sua teoria sullo spigolo della lingua e del linguaggio, su ciò che fonda il discorso analitico a partire dei concetti di reale e di godimento su cui si basa la clinica e l'atto analitico. C'è' dunque, per la psicanalisi, un ricorso necessario a questa alterità primaria del significante, per far risuonare l’irriducibile della sua teoria su quello che gli arriva di più estraneo dagli altri discorsi. Ecco dunque che la collezione Résonances apre il cammino a zone della teoria e della pratica ancora inesplorate ed a una possibilità di trasmettere la psicoanalisi.
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Titolo apparso nella collezione Résonances
Réel de femmes
Nicole Bousseyroux Collezione Résonances 14 x 21,5 cm ISBN : 979-10-95543-04-6 18 € 220 pagine |
La perdi(c)tion de Georges Bataille
("La per-dizione di Georges Bataille") Saggio di psicoanalisi Autore : Albert Nguyên Collezione : Résonances Octobre 2016 ISBN : 979-10-95543-02-2 248 pagine 14 x 21,5 cm 22 € Bruciare la vita, una morte sacrificale, Il riso dell’uomo di Riom, Il brulotto bruciato. |
( Il brulotto nel linguaggio marinaro è un galleggiante carico di esplosivo, lo si fa scoppiare a comando grazie a un congegno, oppure lo si fa urtare contro il bersaglio,)
Georges Bataille, il ritorno, da leggere tra lo zolfo e la sofferenza. Bataille attuale, presente, necessario nei nostri tempi di estremi, di eccessi di disordine, migliaia di morti, innumerevoli profughi, scatenamenti di guerre, impero del non-sapere, rigetto dell’impossibile, scienza folle e derive religiose. Bataille da rileggere. Nella psicoanalisi Lacan ha apportato i concetti o le nozioni che costituiscono un aiuto prezioso nella lettura di Bataille, alcune di esse del resto sono condivise da entrambi gli autori. Il sesso in Bataille, Madama Edwarda, Storia dell’occhio, L’Azzurro del Cielo, Il Mortoelevato al concetto, ateologia, eterologia, dispendio, erotismo e lacrime. Ma la vita è lì, inerme, ostinata, da bruciare, da sacrificare, che sia oscenità, tristezza, dolore o scossa da una grande risata: Bataille, "l’orrore di sapere". Il fuori-limite donna l’ha rovinato, spossato: il padre che gode gli ha incollato al cuore e al corpo l’enigma di questo godimento per gli occhi bianchi rivoltati: Bataille tra perdizione e padre dizione: inseguimento infinito di questo buco, di questi luoghi dell’estremo punto-limite del sapere. Tuttavia dolcezza e umanità, cura dell'umanità: elevare alla dignità della Cosa le lacerazioni di una storia personale, smorfia ironica alla trasgressione. Complessità Bataille, perdizione Bataille, trance Bataille, rilevate da un dire del padre di cui senza dubbio fu lo zimbello: "il riso-ironico". |
La femme, la lettre et l’image
("La Donna, la lettera e l’immagine") Saggio di psicoanalisi Autore : Anita Izcovich Collezione : Résonances Aprile 2016 ISBN : 979-10-95543-01-5 391 pagine 14 x 21,5 cm 18 € |
Che cos’è una donna? Questo libro si propone di affrontare questo argomento in una reciprocità di chiarimenti tra la psicoanalisi e i campi connessi che segnano la civiltà, in particolare la chirurgia estetica e la moda.
Se talvolta la donna è portata a prestare il suo corpo al chirurgo, lo presta anche al discorso della moda perché le dica come coniugare nel suo abbigliamento il suo essere e la sua stoffa soggettiva. Si tratterà quindi d'interrogare lo stile delle donne che hanno creato la propria casa di alta moda, che siano Jeanne Lanvin o Coco Chanel: come hanno dato la trama di un'immagine a quello che non si può dire della donna? Questo percorso porta ad esplorare ciò che costituisce l'atto creativo dell'attrice al teatro e al cinema. Sarah Bernhardt situava l'eccentricità della sua creazione al confine tra la vita e la morte, non ultimo quando imparava i suoi ruoli nell'elegante bara d'argento.Maria Casares ha prodotto lo splendore della bellezza del suo atto teatrale in un esilio da sé stessa e nella fessura del sembiante. Per quanto riguarda Marlene Dietrich, si dava arie da donna assentandosi da sé stessa. E se Marilyn Monroe ha dato una tale potenza a un'immagine che sgorgava dal taglio del suo essere, è per questo che senza dubbio ha incarnato, al massimo grado, la lettera morta e la donna che non esiste. |